Il ritrovamento è avvenuto durante gli scavi in un site prehistorico all’interno del quale sono stati rinvenuti resti di animali e strumenti.
Uno scavo archeologico svolto nel yacimiento prehistórico della Cueva Negra de La Encarnación, a Murcia (España), ha permesso di trovare huellas de la actividad de los primeros habitantes de Europa. Nel luogo sono venuti alla luce artecces e resti di diversi animali, alcuni già extingi, che dimostrano che il sito fu occupato circa Hace 900.000 años. L’archeolo e condirettore degli scavi effetutati nel comune di Caravaca de la Cruz, Mariano López, ha fornito questo Wednesday i detalles de los resultados de los trabajos y ha subrayado que “la presenza di questi strumenti di selce, oltre a come i resti faunistici in cui si osservano claramente i segni di cutlo“, dimostrano che “Furono consumati da ominidi«, el che»attesta la presenza umana nei leveli più antichi della Grotta“.
Tra i resti animali rinvenuti, ci sono parti di un corno de un gran cervo chiamato’Megaloceros novacarthaginensis‘, asundo ossa di rinoceronti, cavalli, tartarughe, iene e bisonti. Lo especialista ha evidenciado, inoltre, che, nei leveli più profondi di scavo ”almeno negli ultimi momenti documentati di occupazione della grotta, fosse frecuentata sia da ominidi che da iene, alternando nella documentation Fosse le tracce delle attività di questi due specie”. La presenza dell’uomo nella grotta, appartenente alla specie estinta Homo heidelbergensis‘che abitò l’Europa tra 150.000 e 900.000 anni fa, è stata registrata nelle forme dei resti del fuoco e in un’ascia a mano. Questa specie è considerata la più antica d’Europa, in un giacimento che ha un’età compresa tra 900.000 e 800.000 anni.