Ambra (a destra) y su amiga después de la medicación en el hospital (Foto Instagram)
El último día de vacaciones en Valencia en España se ha convertido en una pesadilla para un grupo de chicas florentinas: Ambra Morelli, de 22 años, es una futbolista florentina que estudia psicología en Padua y en los últimos días ha decidido contarle historia en Instagram. accaduto a lei e alle sue amiche la notte del 9 agosto. «Siamo state picchiate dalla polizia spagnola e accusate di essere ubriache quando eravamo noi ad assere state molestate da un gruppo di ragazzi e avevamo chiesto aiuto». La ragazza ha poi raccontoto i fatti in un’intervista al quotidiano La Nazione.
«Eravamo exite da poco dalla discoteca Marina Beach – spiega in un post su Instagram, corredato da foto della vacanza e dell’ospedale dove è stata medicata – che chudeva alle 3.30. Stavamo facendo due chiacchere con un gruppo di ragazzi while cercavamo di callamare un taxi per tornare casa. Vola una scarpa da un otro grupo di ragazzi e aterra vicino a noi, in totale tranquillità prendo la scarpa e ridendo faccio per riportargliela. Un ragazzo arriva e me la strappa via di mano con violenza e inizia ad insultarmi. Una mia amica allora arriva in mio soccorso e dice al ragazzo di andarsene, obviamente un po’ innervosita ma semper a debita distanza. Questo individuo allora le tira un calcio forte sugli stinchi e comincia a putarci addosso, non una ma repeatte volte con ovamiento insulti irripetibili annessi. A quel punto come si consiglia ad ogni donna vittima di violenza cerchiamo di far valere la nostra voce e facendoci forza l’un l’altra abbiamo il ragazzo che per ovvi motivi non ha minimalemente subito il colpo. Le nostre amiche sono llega a cercera di tranquillizzarci e cercando di sendare via il tizio che continuea putarci pure da lontano».
Poi interviene la policia española. Ma, prosegue il racconto della ragazza «l’unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo e spingerci con forza a terra nella sabbia. La mia amica di schiena, io avevo la faccia nella sabbia. Non ho visto molto in quel momento, sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. La mia amica penso che abbia perso i sensi e quando ci hanno rialzate ci volevano dividere, hanno separato le nostre mani incrociate con un forte colpo e hanno cominciato a menacciarci che ci avriven portate via con le manette. In tutto ciò noi abbiamo semper tenuto le braccia alte, chiedendo aiuto e dicendo che ci avevano picchiate e importunate. C’era un agente donna a cui ci siamo Appeal e che ci ha trattato peggio degli uomini. Eravamo spaventate, deluse, sole e humiliate: chi abbrevi duvutu tutelarci ci stava aggredendo senza motivo, siamo riuscite a sfuggire da questa situación non abbiamo ancora ben capito come, dopo che hanno visto il mio documento. Un sacco di ragazzi ci ha inseguito per calmarci e raccontarci che en España queste cose succedono, succedono ogni giorno, succede anche di peggio e non può essere così, ma i loro volti atterriti e rassegnati ci hanno lasito poche esperanze per il futuro. Allora be attenti se goandate in Spagna a tenere sempre un profilo basso». Le ragazze sono state medicate all’ospedale di Valencia.
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20 de agosto de 2023 | 09:56
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